Nacqui durante la guerra a Sanremo, nel momento in cui mio papà ENRICO TAGLIABUE, venne richiamato a combattere con la sua qualifica di “Aviere Scelto fotografo”.
 

ROMA 1-9-23 PROMOSSO AGLI ESAMI ’24 NOMINATO IL 1-6-1924
AL MINISTERO DELLA AERONAUTICA IN ROMA.

A pochi mesi con la mamma lo raggiungemmo a ROMA e rimanemmo nella capitale, sino al giorno che papà ebbe un infarto in volo per mancanza della maschera d’ossigeno, quindi tornammo tutti e tre a Sanremo.

Mi ritrovai negli anni a venire tra Sanremo, Roma e Como, quest'ultima città che diede i natali a mio padre. Lui, dopo gli studi presso la “Scuola d’arte” in Cantù (COMO), apprese i primi rudimenti della fotografia dal fratello Piero, pioniere della famiglia TAGLIABUE.

Iniziarono un'attività insieme a Como e in seguito a Sanremo. Molti sono stati i nipoti, in totale nove, e sette pronipoti, che seguirono le sue orme. Oggi siamo alla quarta generazione ed è una donna, finalmente, Anna TAGLIABUE che svolge questa attività a Milano.

Così, mi ritrovai a crescere TRA UNA “SALA DI POSA” E UNA “CAMERA OSCURA”: la prima cosa che appresi fu lo sviluppo delle stampe, magia del bianco e nero. L’entusiasmo di veder apparire a poco a poco forme e lavorare a stretto gomito con mio padre mi gratificava molto. Da parte mia un grande impegno per farmi dire “BRAVA”

Ma la parte ancora più interessante per la mia crescita artistica fu la conoscenza dell’arte in toto:”.
 

DALLO SPETTACOLO L’ISTRIONE
WALTER CHIARI, 1953

ALLO SPORT GINO BARTLI, 1955,
AMICIZIA PROSEGUITA NEL TEMPO

AL BEL CANTO
CARLO TAGLIABUE PARENTE

Carlo Tagliabue, cantante della Scala di Milano, venne a Sanremo nel 1954 per cantare il “RIGOLETTO” e conoscendolo fu facile accostarmi alla lirica e alle operette. Mi accostai anche alla pittura grazie alla frequentazione dell'amico di Tafè, GENTILINI nato a Sanremo e vissuto a Parigi, insegnante di pittura dell’attrice KIM NOVAC. Gentilini, Carlo DAPPORTO e mio padre furono tutti amici di scorribande. Anni fertili di conoscenza ma… troppo piccola per fotografare.

SOLO LE MIE AMICHE OSAVO RITRARRE CON LA MIA PICCOLA “RONDINE”!!! Un cubo che giravo a seconda della foto che volevo fare. Non sapendo ancora quale sarebbe stata la mia futura professione, accettai di posare per Pittori e riviste, comparvi nel fotoromanzo “GRAND HOTEL” con Sofia LOREN, poi nel film MADITERRANEE per Tele Montecarlo e, per la T.V. Canadese, fui interprete principale dell’episodio girato a Sanremo come la fidanzata di un jazzista che con la sua Band suonava al Casinò di Sanremo. In quell'occasione conobbi un altro tipo di musica, il “JAZZ”, e fu amore a prima vista!!!

Ma un pomeriggio d’agosto del 1961, il destino volle che in spiaggia conoscessi un simpatico ragazzo di bella presenza il quale mi comunicò d’avere uno zio pittore, FARFA poeta futurista, seguace di MARINETTI. Mi incuriosì e feci promessa di fargli visita.

Attratta dai racconti dell’epoca del futurismo incontrai più volte il poeta, ed ogni volta fu una gioia. A tal punto che divenni la sua musa ispiratrice e mi dedicò vari sonetti.

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